Data:

18 aprile 2018

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Dall’11 aprile abbiamo avviato un progetto di risata terapeutica, prevedendo una serie di incontri rivolti agli Ospiti della Casa di Riposo e del Centro Diurno, grazie anche alla disponibilità del nostro volontario Giorgio Pasqualin, leader di Yoga della Risata.

Cos’è lo Yoga della Risata ?

Lo studio della risata terapeutica (gelotologia) inizia a compiere i primi passi verso la metà del secolo scorso. In particolare questa disciplina studia ed applica la risata e le emozioni positive in funzione di prevenzione, riabilitazione e formazione. Essa concorre al processo di cura del paziente non visto più solo ed unicamente in funzione della sua malattia ma invece come centro di un approccio sistemico globale, che va dalla terapia farmacologica tradizionale al supporto emotivo, dall'intervento chirurgico al semplice buon umore, con l'obiettivo unico di migliorare la qualità della vita sotto tutti i punti di vista.

Gli approfondimenti effettuati hanno messo in evidenza come il ridere:

-         Porti benefici in caso di dolori (N. Cousins)

-         Sia un esercizio fisico che accelera battito cardiaco, favorisce produzione di endorfine, analgesici naturali e faccia diminuire la probabilità di contrarre infezioni respiratorie (dr. W.F.Fry)

-         Abbia un positivo impatto sulle condizioni di salute e di conseguenza conduca a un minor bisogno di farmaci (dr. L Berk)

-         Favorisca la guarigione (dr. H. Adams).

Il corpo umano non distingue tra risata provocata da situazione comica e risata simulata, i benefici sono i medesimi.

Pertanto il dott. M. Kataria nel 1995 ha iniziato a proporre momenti di risata simulata, stimolata attraverso una serie di esercizi specifici, arrivando nel tempo a definire lo “Yoga della risata”.

Già dal primo incontro è emerso quanto sia liberante abbattere, in uno spazio contestualizzato e sapientemente guidato, i muri che spesso ci separano dall’altro: su questa strada la persona con difficoltà può essere trainante rispetto al gruppo, essendo meno vincolata da senso del giudizio che spesso ci paralizza. Ai partecipanti questo incontro ha lasciato uno star bene, un desiderio di continuare a portare gioia per essere felici.

Vogliamo continuare a metterci il cuore, perché continuiamo a credere, citando il dr. H. Patch Adams: “curare dovrebbe essere uno scambio di amore tra esseri umani”.

 

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Ultimo aggiornamento

18 aprile 2018